SPAMMING - REATO - MOLESTIA - RISARCIMENTO DANNI
Quante volte sarà capitato di avere la posta elettronica intasata di email non richieste?
Quante volte avete avuto l'indirizzo di posta elettronica bloccato a causa di centinaia di email indesiderate che arrivano in maniera continua e tutte dallo stesso mittente?
Si parla in questi casi di reato di trattamento illecito dei dati personali, di cui all'art. 167 Codice Privacy. Esso si configura nel caso in cui la condotta illecita, realizzata con il fine specifico di trarne profitto per sé o per altri o di recare ad altri un danno, comporti un effettivo nocumento alla persona interessata o al suo patrimonio. La sentenza n. 23798/12 della Cassazione ribadisce tale principio, condannando l'amministratore delegato ed il responsabile del trattamento dei dati di una società per aver inviato newsletter non richieste dagli utenti. "Il nocumento che consegue all'illecito trattamento di dati personali è di vario genere: non solo economico, ma anche più immediatamente personale, quale ad esempio, la perdita di tempo nel vagliare mail indesiderate e nelle procedure da seguire per evitare ulteriori invii".
Contro questo comportamento illecito ed illegittimo è possibile esperire sia un'azione penale, sia un'azione civile per ottenere un risarcimento dei danni morali e patrimoniali.